VINCITORI
Per l’edizione 2020, la giuria tecnica ha selezionato tre vincitori a parimerito:
Elena Helfrecht, classe 1992.
Vince, con il progetto Plexus, per aver creato una narrazione sulla storia familiare che diviene strumento per esplorare i rapporti tra le diverse generazioni e ridefinire così il concetto di identità.
Giulia Parlato, classe 1993.
Con la serie DIACHRONICLES vince per aver lavorato su quei luoghi e oggetti depositari della memoria storica che nel corso del tempo stratificano e trasfigurano fino a perdere la loro originaria connotazione per aprirsi a una dimensione immaginifica.
Jacopo Valentini, classe 1990.
Con la serie UNICACINA vince per aver saputo indagare e raccontare la miscellanea identitaria tipica della nostra epoca contemporanea, attraverso uno sguardo neodocumentario sospeso tra passato e presente.
La giuria tecnica che ha selezionato i vincitori di questa edizione era composta da:
Silvia Camporesi (Forlì, 1973). Laureata in filosofia, attraverso i linguaggi della fotografia e del video costruisce racconti che traggono spunto dal mito, dalla letteratura, dalle religioni e dalla vita reale. Negli ultimi anni la sua ricerca è dedicata al paesaggio italiano. Dal 2004 tiene personali in Italia e all’estero.Nel 2007 ha vinto il Premio Celeste per la fotografia; è fra i finalisti del Talent Prize nel 2008 e del Premio Terna nel 2010; ha vinto il premio Francesco Fabbri per la fotografia nel 2013, il premio Rotary di Arte Fiera 2015, e il Premio BNL 2016. Ha pubblicato cinque libri: “La Terza Venezia” (Trolley, 2012); “Journey to Armenia” (Quaderni di Gente di Fotografia, 2014), “Atlas Italiae” (Peliti Associati, 2015), “Il mondo è tutto ciò che accade” (Danilo Montanari Editore, 2019) e “Doppio sguardo” (Contrasto Books, 2019). Affianca l’attività artistica all’insegnamento. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private, tra le quali: MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma; Mart – Museo d’Arte Contemporanea di Rovereto (Tn); Gruppo BNL, Milano.
Michele Ambroni (Cesena, 1989). Artista, nella sua ricerca utilizza la fotografia distaccandosi dall’aspetto tecnico per ritornare ad una condizione primaria dell’immagine, cerano di ritrovarne l’essenza ed enfatizzando la sua materialità. Ha esposto in diverse mostre in Italia. E’ docente di Fotografia ed Elaborazione digitale dell’immagine presso la Libera Accademia di Belle Arti di Rimini.
Carlo Sala (Treviso, 1984). Critico d’arte, curatore e docente al Master in Photography dell’Università Università IUAV di Venezia; Direttore artistico di Photo Open Up – Festival internazionale di Fotografia promosso dal Comune di Padova; Membro del comitato curatoriale della Fondazione Francesco Fabbri Onlus per cui si occupa della curatela scientifica del Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee e del Festival F4 / un’idea di Fotografia. Nel 2010 ha curato con Nico Stringa il Padiglione Venezia alla XII Mostra internazionale di Architettura, People meet in architecture, La Biennale di Venezia. Collabora come curatore indipendente con realtà museali e con gallerie private come il Museo Fotografia Contemporanea e il Mart – Museo d’Arte Contemporanea di Rovereto (Tn). Suoi saggi e testi critici sono apparsi in varie pubblicazioni edite, tra gli altri, da Allemandi, Marsilio, Mimesis, Bruno Mondandori e Skira. Collabora con le riviste ARTRIBUNE e Genda.