Alexo Athanasios

«Da anni ormai, sono attratto dalla memoria e dalle sue capacità. Lavoro sulla memoria e cerco di capire meglio l’approccio creativo che posso formulare. La mia ricerca passa dalla filosofia alla scienza, ai sentimenti primitivi. Dopo dieci anni ho avuto la necessità di creare un nuovo alfabeto visivo. Ogni lettera rappresenta una categoria di memoria diversa, reale o immaginaria. Insieme, queste lettere compongono frasi visive concentrate. Ogni progetto che presento è anche una frase diversa, ha componenti diversi e quindi ha un approccio nuovo all’interpretazione della memoria. Sono curioso di scoprire le diverse forme che la memoria può avere.
“Μήτρα” è la definizione greca del termine “utero.” In questo progetto provo a creare il mio nuovo spazio dalla mia esperienza e dalla mia immaginazione, usando vecchie e nuove forme che ho incontrato. Cerco all’interno dell’immagine, aggiungo altro o rimuovo. Tutti questi sono posti dentro la mia mente, l’utero è il risultato, ma nello stesso momento non esiste.
Il passato e il presente non sono presentati come momenti in successione ma sono elementi che convivono.»

Alexo Athanasios (Grecia, 1987) ha studiato pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Durante gli anni di studio ha lavorato come fotografo/videomaker. Nel 2014 ha ideato il ‘’Taratsa International Film Festival’’, a Salonicco, in Grecia, e di cui è stato direttore artistico per i primi 2 anni. Oltre alla fotografia, si occupa di video arte, installazioni, performance, suono e scultura. Ha partecipato a diverse mostre, fra cui: Triennale della fotografia nazionale italiana, Padiglione Italia fuori Salone Milano, Biennale di Soncino, Biennale di Triggiano (Bari), VideoZero Fabbrica del Vapore (Milano), Melzo Film Festival (Bologna= INMEDITERRANEUM (Cordoba, Montevideo, Madrid, Atene, Palermo).