Alice Naso

«Il mio progetto si sviluppa attorno a delle azioni che decidiamo sempre di non compiere perché diciamo di non avere tempo per farlo. Ho scelto cinque situazioni che vengono spesso evocate anche dalle persone che mi stanno vicino.
Ho quindi abbinato, in ogni dittico, una fotografia digitale e una analogica. La polaroid scatta e produce in maniera immediata lo scatto, facendo “perdere” poco tempo.
Nello scatto digitale abbiamo l’azione nel suo svolgimento. Nello scatto analogico immortalo invece l’azione finita: il soggetto non necessariamente è lo stesso in entrambe le fotografie ma va a completare comunque una azione opposta e/o parallela.»

Alice Naso (Ravenna,1998) studia presso la triennale di Fotografia all’Accademia delle Belle Arti di Rimini.
La sua ricerca si fonda prevalentemente sulle dinamiche di spazio e tempo, sfociando poi nell’utilizzo non solo di una camera digitale ma anche di istantanee analogiche. Dopo aver conseguito il diploma in studi classici linguistici, la passione per il mondo dell’arte la porta a frequentare l’Accademia. Grazie a quest’ultima prende parte nel 2018 a una collettiva al Palazzo della Podestà a Rimini. Durante il percorso di studi lavora per lo più con artisti appartenenti all’ambito musicale, vedendo per la prima volta pubblicati alcuni degli scatti su giornali locali. Infine con il lavoro 9:40 rientra nel 2019 tra i venti finalisti al SiFest del concorso Marco Pesaresi.